Il primo venerdì di marzo
E’ tradizione nel comune di Pecorara che i primi di marzo si brucino tomaie e scarpe vecchie per tenere lontano gli animali nocivi.
Nell’ Ottocento si accendevano piccoli fuochi di con qualche ramoscello d’ulivo davanti alle porte delle stalle per salvaguardare il bestiame dalle malattie e dalle bestie.
A Case Fracchioni questo si fa il primo venerdì di marzo; tutte le famiglie mettono in una latta le scarpe, le pantofole, gli stivali fuori uso, oggetti di gomma.
Si dà fuoco a tutto e nell’ aria si sprigiona ben presto un odore insopportabile.
Alla fine si raccoglie la cenere e la si sparge attorno alla casa e alla stalla: questo uso dovrebbe tenere lontano le bisce.
Da San Giorgio, patrono di Pecorara, ci viene una curiosa credenza: chi non vuole abbronzarsi nel corso dell’estate, il primo marzo deve uscire di casa ”cul cùl a l’indré“ (con il sedere all’indietro).